N°4 NOVEMBRE 2020

EDITORIALE DEL PRESIDENTE LUISA SERATO

Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo. Fu uno dei padri dell’automotive, Henry Ford, a formulare questa felice intuizione, diventata poi celebre per identificare il fine e l’efficacia della collaborazione ad ogni livello. La squadra, il concorrere di idee, ingegno, manualità da parte di più soggetti verso un unico obiettivo è la strategia vincente per raggiungere risultati concreti e di spessore. Questo in ogni ambito: nella famiglia, nel lavoro, nella politica, nell’impresa.

E’ un concetto semplice, che spiega bene come l’unione di intenti, spesso necessaria in origine, in realtà non basti allo scopo: c’è bisogno di crescere, progredire insieme, costruendo ogni giorno quel rapporto reciproco di fiducia e collaborazione che è indispensabile per raggiungere risultati. Lavorando insomma, seppur in campi diversi e portando ognuno quel valore aggiunto dato della propria personalità, per uno scopo comune.

Questo cerchiamo di sperimentare ogni giorno in Concessioni Autostradali Venete, ma lo apprezziamo sempre più anche sul territorio. Oggi nel cuore del Nordest stiamo testando sul campo l’essenza della cooperazione di cui parla Ford tra gestori della mobilità, ognuno nel proprio ambito. Una collaborazione i cui frutti raccoglieremo nel tempo, ma che sta già mostrando interessanti linee di sviluppo. Concessionari autostradali “territoriali”, società di gestione della mobilità a più livelli, attori dell’intermodalità e del mondo economico locale, fanno di questa parte del Paese una fucina di idee e un laboratorio di mobilità del futuro, dove la collaborazione reciproca porta valore aggiunto e dunque reale progresso per l’intera società.

Anche nel nostro caso mettersi insieme è stato naturale, per la stessa contiguità territoriale delle nostre sfere di competenza. Ma a fare la differenza è un lavoro quotidiano di collaborazione, che molto spesso non si vede, ma che è determinante per fare del nostro sistema infrastrutturale uno dei modelli da seguire. Collaborare, intersecare le rispettive potenzialità, condividere obiettivi a favore di una mission comune è oggi un punto di forza su cui costruire la mobilità del futuro nel Nordest e, quindi, una parte fondamentale dello sviluppo economico di quest’area così dinamica e importante per il Paese e l’Europa.

Noi di Concessioni Autostradali Venete lo facciamo investendo nel futuro: oggi definirci semplicemente un’autostrada è quasi riduttivo. La ricerca che stiamo portando avanti nei più disparati ambiti dell’innovazione tecnologica, della sicurezza stradale, del benessere legato all’impatto della nostra attività sul territorio, l’ambiente e la salute dei cittadini, è la testimonianza di un ruolo che sta cambiando, dove il gestore si fa carico di nuove sfide e responsabilità. E più gli ambiti in cui ci misuriamo aumentano, più diventa necessario collaborare con altri attori del sistema.

In questo numero di MoVe alziamo lo sguardo sul territorio, che poi è l’obiettivo che ci siamo posti quando abbiamo deciso di dar vita a questo magazine, che serve a comunicare la mobilità e la rete in cui Concessioni Autostradali Venete opera da protagonista, con altri soggetti.

Lo facciamo allargando la visione nello spazio e nel tempo: da un lato ospitando i vertici delle due concessionarie a noi più prossime e ANAS, dall’altro guardando a questo ambito di innovazione che ci accomuna e ci vede dettare i tempi di un modello di gestione della mobilità che deve uscire dallo stretto ambito della mera gestione autostradale e puntare a porsi come riferimento per un territorio più vasto.