Santiago Ramòn y Cajal, premio Nobel per la Medicina, nel suo libro Advice for a young investigator (1897) scriveva che per i giovani ricercatori sarebbe “meravigliosamente stimolante” se i loro maestri, oltre a celebrare la magnificenza delle loro scoperte, ne raccontassero l’origine senza tralasciare la serie di errori e di passi falsi che l’hanno preceduta.
È fondamentale comprendere come il metodo scientifico sia in primo luogo un “modo per imparare a sbagliare” ed individuare nell’errore il segnale che indichi la strada migliore verso il risultato sperato.
Questo è stato l’approccio che abbiamo adottato anche in Concessioni Autostradali Venete per realizzare il nostro progetto e-ROADS ®; l’unica infrastruttura europea in grado di mettere al servizio della sicurezza e della mobilità, l’innovazione tecnologica, la sostenibilità, la digitalizzazione e l’integrazione dei dati.
Il sistema di viabilità, già interamente percorribile, si avvale di un nuovo metodo di gestione predittiva e sostenibile, grazie ai sistemi innovativi di monitoraggio in ambito C-ITS (Cooperative Intelligent Trasportation Systems) per la prevenzione e manutenzione del patrimonio stradale, centro nevralgico delle nostre economie e condizione essenziale per la sicurezza delle nostre Vite.
Per arrivare a questo risultato abbiamo “dissezionato” ogni passo falso e, contemporaneamente, condiviso e digitalizzato ogni risultato.
Lo scorso maggio sono stato insignito del Premio Buone Pratiche 2021 – sezione Economia ed Infrastrutture – assegnato dal Parlamento Europeo, Ufficio Italia, e NewsReminder.
Il riconoscimento attesta le best practices che si sono distinte, nel contesto Europeo, per lo spirito di servizio con cui hanno continuato ad operare nell’intero periodo dell’emergenza sanitaria, conseguendo risultati di eccellenza. Dietro questo prestigioso traguardo vi è il lavoro incessante di una squadra che, come ogni concorrere di idee verso un unico obiettivo, rappresenta sempre la strategia vincente per raggiungere risultati concreti e di spessore.
Non è un caso che i Greci, quando parlavano tra loro, non avevano un termine che significasse “ubbidire”. Piuttosto utilizzavano πειδεσται (peithestai) ovvero “essere persuasi”. Un verbo che, da solo, spiega quanta importanza si attribuisse, nell’Atene del V sec. a. C., alla capacità dialogica, al ragionamento e pertanto al potere della visione e del merito.
Il nostro metodo è riuscito a mettere al servizio della sicurezza e della mobilità l’innovazione tecnologica, la sostenibilità, la digitalizzazione e l’integrazione dei dati, tutti fattori divenuti determinanti nel corso dell’imprevedibile emergenza pandemica.
La ratio del nostro agire non si è focalizzata sulla mera funzionalità di sempre più tecnicismi sperimentali, ma sulla cura di un progetto, di un buon design, inteso come la realizzazione di eccellenti politiche di investimento, leadership e volontà. E’ così che nonostante le difficoltà congiunturali di questi ultimi anni ci inducessero a contrarre, abbiamo scelto, con sacrificio e lungimiranza, di incrementare lo spirito e gli strumenti con cui poter prenderci cura delle nostre infrastrutture.
Investire e gestire le infrastrutture per noi ha significato ampliare il nostro raggio d’azione, riuscire a coniugare il bisogno dell’oggi con gli scenari prospettici del Domani.
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