Prima del lockdown Concessioni Autostradali Venete aveva stabilito di rafforzare, numericamente e qualitativamente, le proprie risorse umane, attraverso le quali gestisce tutte le attività aziendali.
Nell’ambito delle proprie politiche di sviluppo e crescita, la Società aveva previsto di procedere a una serie di assunzioni di personale attraverso un’attività selettiva mirata, che si è poi scontrata con le restrizioni dettate dalla pandemia. Inevitabilmente quello stop ha imposto una riflessione interna su cosa fare e come proseguire i programmi, sia per gestire le attività correnti, sia per proseguire nei progetti di sviluppo aziendale. Il risultato è stato la decisione di gettare il cuore oltre l’ostacolo: non una fuga in avanti, ma una netta e ragionata scelta di campo. Per quanto riguarda le attività di sviluppo, CAV ha deciso infatti di proseguire lungo la strada individuata, semplicemente adeguando quelle esigenze al momento storico contingente e proseguendo sul percorso tracciato di sviluppo, pur nel rispetto dei nuovi vincoli dettati dalla pandemia. Concretamente, questa decisione ha preso forma attivando e concludendo tutte le attività selettive già previste in epoca pre-Covid.
In 17 mesi di pandemia, questa coraggiosa decisione ha portato in azienda 30 nuovi dipendenti, ma in realtà l’attività di reclutamento non è ancora terminata e proseguirà nei prossimi mesi, fino al completamento dell’intero programma di assunzioni previsto.
Tra l’altro, il mantenimento degli obiettivi di crescita e sviluppo delle attività di gestione e delle risorse umane deputate a tradurle in pratica, è avvenuto in una fase caratterizzata da una forte contrazione dei volumi di traffico e dunque anche degli introiti. Ciononostante però, CAV ha deciso di non gravare sulla finanza pubblica, scegliendo di non ricorrere a forme di ammortizzatori sociali come la cassa integrazione e proponendo, invece, alle organizzazioni sindacali aziendali di utilizzare ferie e permessi dei dipendenti per superare la prima fase di lockdown, quella più delicata, tra marzo e maggio 2020. In questo modo, anche grazie all’adesione delle organizzazioni sindacali alla proposta aziendale, è stato possibile superare pressoché indenni la fase più difficile, da un lato non andando ad appesantire la già difficile situazione economica generale, dall’altro continuando a garantire il reddito dei propri dipendenti. Come è stato possibile tutto questo, pur a fronte di costi inevitabili e soprattutto di una perdita di ricavi determinata dal consistente calo di traffico? Ricorrendo alle proprie esclusive risorse interne. La scelta non è stata solo quella di mantenere e, anzi, ampliare il personale, ma ha riguardato tutte le attività aziendali, dall’innovazione alle manutenzioni che, anzi, sono state addirittura implementate, approfittando della riduzione del traffico.
Paradossalmente, dunque, il 2020 è stato uno degli anni in cui CAV ha corso di più e in questa corsa le attività di reclutamento del personale dei mesi scorsi hanno permesso all’azienda di acquisire nuove risorse, peraltro in molti casi professionalmente già preparate, perché provenienti da ambiti lavorativi affermati e di successo. Quindi, concludendo, perfettamente in grado di fornire da subito il proprio apporto attivo alle esigenze aziendali, nei diversi ambiti di competenza, garantendo la crescita della Società anche per gli anni a venire.