La Presidente Luisa Serato e l’Amministratore Delegato Ugo Dibennardo sono stati tra i primi dipendenti di Concessioni Autostradali Venete ad indossare il wearable anticontagio, lo speciale smart-watch che permette al personale della Concessionaria, nella delicata fase post emergenza, di lavorare in sicurezza, assicurando distanziamento sociale, misurazione della temperatura e tracciamento sanitario.
È dunque l’innovazione tecnologica a segnare la ripresa dell’attività in azienda, dopo due mesi di smart-working con ottimi risultati: Concessioni Autostradali Venete è tra le società che partecipano al progetto pilota della Regione per la riapertura delle attività produttive e forte della sua vocazione smart ha deciso di intraprendere il percorso attraverso l’introduzione di strumenti e dispositivi di tutela del lavoratore ad alta tecnologia.
Serato e Dibennardo hanno accettato di essere i primi “tester” del progetto aziendale “Ognuno protegge tutti”, che prevede anche, ma non solo, l’utilizzo del wearable, realizzato grazie a un programma di ricerca a cui ha partecipato Samsung Electronics Italia e lo sviluppatore territoriale appFORGOOD. Dopo una prima fase di sperimentazione, il dispositivo verrà esteso anche ad altri dipendenti della Società, vertici inclusi.
Si tratta di orologi intelligenti equipaggiati con tre applicazioni. La prima è in grado di monitorare e garantire il distanziamento sociale, avvertendo il portatore in caso di assembramento: gli apparati dialogano tra loro, emettendo una vibrazione e un allarme in caso di avvicinamento inferiore a 2 metri per più di 20 secondi o di presenza contemporanea di oltre 5 persone nello stesso raggio d’azione. La seconda app garantisce il monitoraggio costante della temperatura corporea: dialogherà, tramite tecnologia Bluetooth, con un termometro digitale che misurerà la temperatura dell’utente a intervalli regolari e, in caso di superamento dei 37,5°C, segnalerà l’entrata in zona rischio. La terza app prevede la creazione di un grafo dei contatti del portatore, cioè dei soggetti passati in prossimità del dispositivo dell’utente. Questo permetterà, in caso di infezione, di visualizzare in tempo reale il livello di rischio che ogni contatto ha generato verso gli altri dipendenti, in modo da permettere all’azienda di intraprendere le azioni più opportune (approfondimenti medici, quarantena, etc.). Il tutto su una piattaforma gestita internamente all’azienda e quindi con la massima tutela della privacy dei dipendenti.
«La sicurezza e la salute dei lavoratori sono da sempre uno dei principali obiettivi della Società – spiega Serato – e negli ultimi anni importanti passi avanti in questo settore sono stati fatti proprio grazie alla tecnologia, su cui abbiamo molto investito e che sta giocando un ruolo fondamentale nel ritorno alla normalità.
Ma soprattutto, oltre alla tutela della propria salute, è un dispositivo solidale, perché garantisce la sicurezza di chi ci circonda e questo è un aspetto a cui tengo molto, in una società come la nostra dove conta lo spirito di squadra. Ho voluto essere tra i primi a sperimentare il dispositivo anche per dimostrare che non si tratta di uno strumento di controllo, ma di tutela del lavoratore e sicurezza per tutta l’azienda: in Concessioni Autostradali Venete lo indosseremo tutti, dai vertici agli impiegati, dai quadri ai tecnici». «Nella tragedia di Eschilo – aggiunge Dibennardo – era la madre Gea a rivelare a Prometeo, il figlio incatenato dal potente ed imprevedibile Zeus, che il futuro sarebbe appartenuto a chi imparava a servirsi della conoscenza. Da lì la tecnica come arte, come prima possibile risposta funzionale a tematiche e questioni complesse. Questa meravigliosa partnership instaurata con Samsung sta rispondendo in maniera sorprendente, durante l’attuale emergenza pandemica, al nostro primo obiettivo aziendale: non smettere di prenderci cura delle persone, della sicurezza delle nostre infrastrutture, del personale che continua, operosamente, ad offrire servizi». Insieme all’utilizzo del wearable, Serato, Dibennardo e altri dirigenti e quadri di Concessioni Autostradali Venete, si sono sottoposti anche a un prelievo di sangue per permettere il test sierologico e verificare l’immunità al virus. Lo screening, anch’esso esteso nei prossimi giorni a una platea volontaria di dipendenti, punta a individuare eventuali casi di positività asintomatica tra i lavoratori della società e che potrebbero pertanto aver sviluppato immunità anticorpale.