Il monitoraggio dei flussi durante il lockdown: così la Società ha permesso di seguire il rispetto delle limitazioni sugli spostamenti
“Autostrada deserta al confine del mare”, cantava Antonello Venditti nei primi anni Novanta. Pochi avrebbero immaginato, trent’anni dopo, di vedere materializzarsi davvero uno scenario simile: uno dei tratti autostradali più frequentati del Nordest, quello che porta a Venezia, completamente privo di traffico in pieno giorno.
Lo scorcio inedito e per certi versi drammatico è in qualche modo diventato storia e resterà a lungo nei ricordi anche di chi lavora in autostrada. Ci è voluto un virus subdolo e invisibile per fermare tutto, liberando anche la “via del mare”, sempre brulicante di mezzi, merci e foriera di quella sensazione frizzante di leggerezza tipica di ogni primavera.
Uno spaccato di realtà e di storia che Concessioni Autostradali Venete ha voluto monitorare giorno per giorno, scandendo periodicamente il trend di traffico, con l’obiettivo di fornire, in particolare a chi è stato impegnato nella gestione dell’emergenza e agli operatori dell’informazione, una tendenza confrontabile con i provvedimenti emanati dalle autorità. Gestendo un nodo strategico della grande viabilità in Veneto, la Concessionaria ha inteso così contribuire a fornire un quadro della risposta che gli utenti hanno riservato alle prescrizioni vigenti: nella prima fase monitorando il riscontro al decreto “Io resto a casa”, nelle successive accompagnando con una lettura puntuale dei dati la lenta e graduale ripresa degli spostamenti. Ecco cosa ne è emerso.
I mesi del crollo. Per quanto riguarda i volumi nell’intera tratta, è stata osservata una perdita del -59,24% (-68,68% per i veicoli leggeri e -27,37% per i veicoli pesanti) nel confronto tra marzo 2020 e marzo 2019, mentre per il mese di aprile 2020 il confronto con il 2019 ha evidenziato una perdita del -76,26% (-85,27% per i veicoli leggeri e -45,04% per i veicoli pesanti).
Confronto volumi settimanali intera tratta CAV dal 01/01/2020 al 07/06/2020 con periodo omologo 2019 – veicoli totali
La Fase 2. A partire dal 4 maggio 2020, data in cui è entrato in vigore il decreto che ha sancito l’inizio della Fase 2, i dati di traffico giornalieri hanno ripreso a crescere significativamente: il dato provvisorio dei volumi nel mese di maggio 2020 ha evidenziato un -43,11% nell’intera rete CAV (-49,97% veicoli leggeri e -20,51% veicoli pesanti) nel confronto con il 2019. È utile, per capire cos’abbiano significato le restrizioni e il loro successivo allentamento, analizzare i dati raggruppandoli per settimana e confrontandoli con l’omologa del 2019, a partire dalla settimana dal 27 aprile al 3 maggio 2020 (ultima settimana della Fase 1), dove è stato registrato un calo del -65,90% (-74,34% veicoli leggeri e -35,29% veicoli pesanti); nelle due settimane successive dal 4 al 17 maggio 2020 il confronto con l’omologo periodo del 2019 mostra una perdita del -48,50% (-57,08% veicoli leggeri e -21,70% veicoli pesanti) in netta ripresa soprattutto se confrontati con la settimana peggiore di aprile 2020 (dal 13 al 19) nella quale la perdita era del -74,01%; parlando in numeri assoluti si può affermare che l’andamento complessivo dei veicoli nelle rete CAV dal 4 maggio in poi si avvicina ai valori degli inizi di marzo dopo l’emissione del primo decreto. Un ulteriore miglioramento si può osservare nella settimana dal 18 al 24 maggio 2020, successiva all’ultimo decreto, nel quale si liberalizzano gli spostamenti all’interno della regione: si registra un -33,30% nel confronto con il periodo omologo del 2019 (-39,62% veicoli leggeri e -12,68% veicoli pesanti), che confrontato con la settimana precedente del 2020 mostra +29,75% dei volumi nell’intera tratta (+41,84% veicoli leggeri e +8,82% veicoli pesanti); pari ad un +126,59% (+170,92% veicoli leggeri e +65,47% veicoli pesanti) nel confronto con l’ultima settimana della Fase 1. La fine della Fase 2, con l’apertura della libera circolazione tra le regioni dal 3 giugno, mostra un’ulteriore crescita dei volumi di traffico sulla rete autostradale, apprezzabile già durante la settimana dal 1 al 7 giugno, seppur comprensiva della festività del 2 giugno, quando il traffico pesante ha subito un “fermo”: si registra infatti un -26,26% nel confronto con il periodo omologo del 2019 (-26,73% per i veicoli leggeri e -24,71% per i veicoli pesanti). Tendenza che sembra continuare anche nella settimana successiva, dove il confronto con il 2019 segna un -20,34% (-23,51% per i veicoli leggeri e -9,44% per i veicoli pesanti), che se confrontato con l’ultima settimana della Fase 1 rileva un +194,86% (281,28% per i veicoli leggeri e +77,76% per i veicoli pesanti).
Andamento variazione percentuale confronto volumi dal 01/01/2020 al 02/06/2020 con periodo omologo 2019
In definitiva, è possibile osservare come la Fase 2 abbia comportato una ripresa in particolare del traffico leggero, proprio quello più penalizzato durante il primo lockdown, causato da provvedimenti riguardanti il sostanziale azzeramento degli spostamenti. Restano da valutare ora gli effetti sul traffico dopo la riapertura, anche se parziale, delle frontiere europee dal 15 giugno 2020 e quale sarà l’impatto della crisi sanitaria ed economica per il periodo vacanziero 2020.