N°2 FEBBRAIO 2020

CORTINA 2021 E SMART ROAD

Intervista al Presidente di Anas: Claudio Andrea Gemme

Da Cortina al porto di Trieste, passando per temi di grande attualità come il monitoraggio di ponti e viadotti: il futuro della mobilità nel Triveneto passa per grandi progetti e tecnologie all’avanguardia. Ne abbiamo parlato con Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANAS e Commissario per la realizzazione del Piano di potenziamento della viabilità in vista dei Mondiali di Sci Cortina 2021.

Presidente Gemme, come verrà finanziato il piano per Cortina? E in cosa consiste la “Rimodulazione e integrazione” dei finanziamenti?

Si tratta di una importate ulteriore iniezione di risorse che testimoniano l’attenzione del Paese nei confronti di un evento che farà di Cortina una vetrina internazionale. In particolare, la ‘Rimodulazione e Integrazione’ del piano ha permesso finanziamenti aggiuntivi nell’aggiornamento del Contratto di Programma Anas 2016-2020. Il piano potrà quindi contare su ulteriori risorse per un valore di 100 milioni di euro che, unite al finanziamento iniziale di oltre 170 milioni, raggiungono un investimento complessivo di circa 270 milioni per il potenziamento ed ammodernamento, anche tecnologico, della viabilità per Cortina. In particolare, per la strada statale 51 “di Alemagna” sono destinati 235 milioni di euro, sulla strada statale bis “di Alemagna” 8 milioni e sulla statale 52 “Carnica” 26 milioni.

A che punto sono le attività di adeguamento e messa in sicurezza degli interventi sulla statale Alemagna?

Dei previsti 37 interventi di adeguamento e messa in sicurezza della SS51, che saranno completati entro il 2020, 16 sono stati ultimati, 14 sono in corso, 4 di prossimo avvio, 3 con progetto esecutivo in corso di approvazione.

Una parte dei finanziamenti del Piano verranno investiti per rendere le infrastrutture stradali tecnologicamente all’avanguardia. In che modo?

Certamente, nell’ambito del Piano Cortina 2021, denominato ‘smart mobility Cortina 2021’, sono previsti lavori relativi alle infrastrutture tecnologiche. Ci sono al momento interventi, in opera e in corso di attivazione, sulla statale 51 “di Alemagna” che riguardano la fornitura e l’installazione di tecnologie Smart Road fra il comune di Ponte nelle Alpi e il passo Cimabanche posto al confine regionale con il Trentino Alto Adige. L’investimento complessivo è di circa 26 milioni di euro. I lavori cominciati nel luglio 2019 termineranno a settembre 2020.

Nel dettaglio quali funzioni prevedono le tecnologie Smart Road?

Le tecnologie Smart Road di Anas prevedono informazione agli utenti, prevenzione dei comportamenti scorretti, sicurezza preventiva, la gestione della mobilità, il controllo del traffico, quindi rilevazione e previsione del traffico, prescrizioni sulla circolazione, gestione segnaletica dinamica, il monitoraggio in tempo reale delle infrastrutture e della strada.

Come si integra il Piano Cortina 2021 con un progetto come quello di Smart Road e che benefici porterà alla popolazione della zona?

L’obiettivo è quello di rendere la statale Alemagna una Smart Road, che significa una strada più moderna, in grado di offrire un maggiore comfort di guida, ma anche e soprattutto più sicurezza grazie a sistemi innovativi di controllo e gestione del traffico e alla connettività tra veicoli e infrastruttura. Una piattaforma integrata per la gestione della mobilità garantirà infatti la migliore qualità degli spostamenti nella valle, non solo per l’evento sportivo, ma anche nel futuro quotidiano di residenti e turisti.

Cortina sarà protagonista anche delle Olimpiadi invernali del 2026.

È un grande risultato per l’Italia e l’impegno di Anas nel piano straordinario di potenziamento della viabilità per Cortina 2021 sarà anche propedeutico per l’evento Olimpico. Come Anas ci occuperemo di effettuare ulteriori interventi programmati per migliorare la viabilità dell’area lombardo-veneta. Gli automobilisti in viaggio per Cortina e Milano avranno strade rinnovate, più sicure e tecnologiche.

Presidente, quando si parla di Smart Road si parla anche del Porto di Trieste. In che modo?

A luglio 2019 è stato presentato il progetto esecutivo per il controllo sui mezzi pesanti tra l’interporto e il porto di Trieste, grazie alla collaborazione tra Anas e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale. Il progetto Smart Road è chiamato anche “Corridoio Meduri” in memoria di Giuseppe Meduri della Società Generale d’Informatica (Sogei). Smart Road prevede l’installazione di sistemi intelligenti di trasporto lungo il raccordo autostradale RA14 e RA13 e la strada statale 202 “Triestina” per verificare che il tempo di percorrenza tra l’interporto di Fernetti e il porto di Trieste sia compatibile con la velocità media dei mezzi pesanti sulla base delle reali condizioni di traffico e meteorologiche.

Com’è strutturato il progetto del “Corridoio Meduri”?

La realizzazione del corridoio virtuale Smart, costituito da sistemi quali telecamere intelligenti per la lettura delle targhe e sensori per la pesatura dinamica dei veicoli, permetterà di individuare i mezzi che possano aver effettuato una sosta o una deviazione per eventuale carico/scarico non autorizzato di merci, attraverso il calcolo del tempo medio necessario a percorrere il tragitto in questione. Inoltre, un sistema di telecamere a circuito chiuso, dotato di software, segnalerà eventuali code sul tratto monitorato e controllerà il traffico ai fini della sicurezza della circolazione. Il sistema potrà, quindi, essere utilizzato anche per regolare il flusso di traffico in ingresso al porto di Trieste (circa 700 veicoli al giorno). Nel dettaglio saranno installate da Anas 24 telecamere per il rilevamento delle targhe e il riconoscimento dei veicoli, 33 telecamere di contesto e oltre 27 chilometri di fibra ottica.

In che modo verranno utilizzate le informazioni ricevute dal sistema e come migliorerà il transito dei mezzi pesanti?

I dati forniti dall’infrastruttura tecnologica realizzata da Anas, in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, verranno integrati con quelli rilevati dall’infrastruttura e saranno utilizzati dall’Autorità stessa per consentire l’autorizzazione all’imbarco facilitato per quei tir in linea con i parametri monitorati, senza dover essere nuovamente sottoposti a controlli doganali e, quindi, con notevole risparmio di tempi per le attività portuali e doganali. Nell’ipotesi in cui il veicolo non dovesse risultare in linea con i parametri di ‘partenza’ potrà essere nuovamente sottoposto a controlli doganali.

Qual è l’investimento?

Il progetto prevede un investimento complessivo di circa 2,7 milioni di euro e viene realizzato tramite accordo quadro con un tempo previsto di circa 10 mesi.

Il tema del monitoraggio dei ponti e dei viadotti resta di grande attualità. Cosa sta facendo Anas per preservare i suoi?

Per il processo di sorveglianza delle opere, oggi Anas si avvale di un puntuale sistema di monitoraggio informatizzato, con ispezioni trimestrali e una, più approfondita, annuale. Inoltre, abbiamo avviato un progetto per il monitoraggio strumentale di ponti e viadotti, con l’obiettivo di effettuare, tramite sensori, misurazioni in continuo delle caratteristiche dinamiche delle opere per individuare eventuali variazioni del comportamento strutturale. I sensori integreranno le periodiche attività di sorveglianza eseguite dai tecnici Anas. Saranno circa 100 le opere oggetto di monitoraggio strumentale, selezionate sulla base dell’importanza dell’itinerario servito, delle caratteristiche geometrico-strutturali nonché della posizione geografica, in relazione alla pericolosità sismica e idraulica del territorio.

Come verranno analizzate le informazioni acquisite?

Le misure acquisite dai sensori accelerometrici saranno analizzate da un software dedicato all’elaborazione dei dati e alla determinazione delle proprietà dinamiche della struttura; il software sarà sviluppato, con il coinvolgimento delle Università italiane, in parallelo alle attività di installazione dei sensori. La tecnologia dei sensori, unitamente alla consolidata attività di sorveglianza ispettiva, consentirà di migliorare ulteriormente il monitoraggio continuo dei ponti e dei viadotti, misurando gli standard di sicurezza delle opere e consentendo quindi ad Anas di programmare i necessari interventi di manutenzione.