N°4 NOVEMBRE 2020

DA BRESCIA A PADOVA: POTENZIAMENTO DELLA DORSALE VENETA

per lo sviluppo economico del territorio

Con oltre 25 anni di esperienza nel settore delle infrastrutture e delle autostrade, Gonzalo Alcalde Rodríguez è Presidente del Gruppo A4 Holding da dicembre 2019. È un manager di comprovata esperienza in pianificazione strategica, fusioni e acquisizioni societarie, accordi di concessione e progetti infrastrutturali. Classe 1966 originario di Madrid, laureato in ingegneria civile al Politecnico della stessa capitale spagnola, ha ricoperto fino a ottobre 2019 il ruolo di Ceo in Autopistas Metropolitanas de Puerto Rico, il maggior operatore delle strade a pedaggio dello Stato caraibico e precedentemente, per circa un ventennio, è stato manager della spagnola Autopista Vasco Aragonesa, fino ad assumere il ruolo di amministratore delegato, occupandosi nel 2009 in prima persona della integrazione societaria con il Gruppo Abertis.

 

A4 Holding ha rafforzato negli ultimi anni ancor di più i suoi interventi e i suoi progetti, sia per rendere la tratta da Brescia a Padova e l’intera A31 Valdastico fra i collegamenti più fluidi, moderni e sicuri d’Italia, sia per favorire ulteriormente lo sviluppo economico dei territori interconnessi con quest’asse stradale.

Senza nulla togliere alla basilare finalità di “collegamento”, questo secondo aspetto è a mio avviso peculiare e da analizzare attentamente, evidenziando i progetti del nostro piano delle opere, elaborato da tempo, che ci ha permesso e permetterà nei prossimi mesi di portare a termine diversi interventi finalizzati a potenziare ulteriormente la rete autostradale e la viabilità di accesso e uscita ai 235 km di autostrade in nostra concessione.

Progetti voluti e finanziati con un impegno economico complessivo pari a 3,8 miliardi di euro (A31 Valdastico esclusa) e indirizzati a migliorare ancora l’integrazione fra la rete autostradale e le sue principali vie d’accesso, attraverso il riordino o la realizzazione ex novo delle infrastrutture di accessibilità che si rendono necessarie per favorire ancor più il traffico di merci e persone e quindi lo sviluppo economico e sociale del territorio interessato e servito dalla nostra autostrada.

Così è per la realizzazione del nuovo casello di Montecchio Maggiore (Vicenza) progettato per rispondere alle nuove esigenze della clientela con una struttura di esazione potenziata e più funzionale rispetto all’esistente oltre che per migliorare i collegamenti con la viabilità esterna, che presenta sovente situazioni di congestione del traffico. Il progetto include inoltre la realizzazione di un nuovo svincolo sull’autostrada A4 e la realizzazione della corsia di emergenza, attualmente mancante, nel tratto in corrispondenza all’attraversamento della linea ferroviaria Milano-Venezia.

Diverso invece il contesto per la nuova autostazione di Castelnuovo del Garda (Verona), pensata e progettata per servire i territori del basso Garda al fine di decongestionare i caselli esistenti e la viabilità locale, o quello per la revisione della situazione viaria del nodo di Verona Sud, ora in fase di progettazione e che vuole migliorare i collegamenti tra autostrada, tangenziali, viabilità urbana di collegamento al centro città e accessibilità agli impianti del parcheggio scambiatore e terminal filobus in costruzione a sud dell’A4.

Una particolare attenzione da parte nostra è dedicata anche allo sviluppo e all’interconnessione dell’intero NordEst e qui un cenno a parte va fatto per il progetto del prolungamento a Nord fra Veneto e Trentino Alto Adige della A31 Valdastico. Un’opera strategica per lo sviluppo viabilistico, infrastrutturale ed economico del Veneto e del NordEst, il cui progetto definitivo di 18 km del tratto veneto da Piovene Rocchette alla Valle dell’Astico, dopo un iter triennale estremamente complesso, si è recentemente completato. Un investimento interamente a carico della concessionaria del Gruppo A4 Holding, Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova, e pari (per il solo primo lotto da realizzarsi in territorio veneto) a 1,3 miliardi di euro, che sosterremo per realizzare il prolungamento a nord della già esistente arteria di 90 km che collega la Provincia di Rovigo a Piovene Rocchette, auspicando poi si possano determinare quanto prima tutti i presupposti tecnici e amministrativi anche per la successiva progettazione e realizzazione del secondo lotto, che completerà il corridoio d’interconnessione infrastrutturale con la Valsugana e la Valle dell’Adige in Trentino.

Proprio lo sbocco a nord previsto da questo nostro progetto sarà utile per alimentare i flussi di traffico in direzione delle zone a grande vocazione turistica, che hanno visto quest’estate un particolare incremento dei dati di percorrenza verso gli altipiani, nonostante il periodo di grave flessione dovuto alle ristrettezze e agli effetti della pandemia.

Per A4 Holding è inoltre molto importante far comprendere quanto sia diventato indispensabile saper coniugare i flussi della mobilità su gomma con un sistema competitivo di offerta complessiva di mobilità all’avanguardia e sempre più sostenibile per il territorio. In questo, un forte contributo ci viene offerto dalle linee guida e dagli obiettivi del nuovo piano strategico della mobilità della Regione Veneto 2020-2030, che mira al completamento di un disegno infrastrutturale di connessione con l’Europa, promuovendo una co-modalità mare-gomma-ferro che vuole favorire un’ulteriore crescita sostenibile dell’economia a NordEst.

Serve quindi, per sapere cogliere le sfide più ambiziose, proseguire e promuovere un percorso di crescita in un quadro socioeconomico in evoluzione, sviluppare ulteriormente la collaborazione fra i diversi attori della portualità, aeroportualità e dell’infrastruttura stradale e ferroviaria a NordEst. L’intensificazione dei rapporti e dei progetti tra i concessionari autostradali presenti sul territorio va proprio in questa direzione. In particolare, il rapporto con CAV e Autovie Venete è basato sull’interscambio indispensabile e quotidiano di informazioni utili al migliore esercizio delle tratte contigue in gestione, ma sicuramente possono essere anche altri i settori di convergenza e sinergia, magari partendo dallo sviluppo comune di progetti legati all’evoluzione tecnologica delle strade (progettiITS) o a quelli di potenziamento del servizio al cliente.

Si può concretamente cercare di dotare le infrastrutture in concessione di sistemi e tecnologie, di pianificazione e di manutenzione, utili a incentivare la connessione fra il NordEst e il resto d’Europa, fra mercati e regioni, rendendo principalmente il Veneto e il Friuli Venezia Giulia ancora più moderne e pronte ad affrontare le sfide di un mercato sempre più complesso e competitivo.