LA FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA CON MIT E REGIONI A LET EXPO
INTERVISTA ALLA VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE DEL VENETO ELISA DE BERTI
«È indispensabile che territori tra loro confinanti lavorino in sinergia, confrontandosi per individuare le migliori strategie e soluzioni a supporto della logistica del futuro».
Si spiega con una riflessione della Vicepresidente della Regione del Veneto Elisa De Berti (che ha tra le sue deleghe le Infrastrutture e i Trasporti) la motivazione che la scorsa primavera, durante “LET Expo”, fiera della Logistica di Verona, ha portato a siglare il Protocollo d’intesa per la costituzione di un tavolo tecnico di lavoro con finalità di coordinamento, pianificazione e promozione del sistema logistico del Nord est.
A sottoscriverlo sono stati il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Veneto e le Province autonome di Bolzano e Trento. Questi enti ora viaggeranno assieme nella gestione della logistica, per raccogliere i dati e fare una fotografia realistica di quello che oggi è lo stato di fatto della logistica del Nordest».
«Ora grazie a questo protocollo – prosegue la vicepresidente – viene avviato un dialogo proficuo per individuare quali sono le infrastrutture e zone da potenziare, quelle dove ci sono criticità da risolvere. È indispensabile capire i fabbisogni di ogni territorio con l’obiettivo di garantire anche più sostenibilità, efficienza ed efficacia. Solamente ragionando come un’unica entità sarà possibile creare una logistica competitiva per il futuro del Nordest».
IL PROTOCOLLO
Mira in particolare a condividere funzioni e finalità delle infrastrutture ferroviarie, stradali, autostradali, aeroportuali e di navigazione interna, con il sistema produttivo e dei servizi logistici. In particolare: dei porti (Ravenna, Trieste, Venezia e Chioggia), degli interporti, del sistema aeroportuale, del sistema delle Infrastrutture (RFI, Terminalitalia, Autostrade, ANAS, Sistema Navigazione Interna), dell’interscambio modale strada-ferro-acqua e la pianificazione territoriale degli insediamenti destinati alla logistica. I risultati del lavoro del Tavolo tecnico saranno presentati durante gli Stati Generali della Logistica del Nord-Est che si terranno ogni anno.
«La Regione Veneto – sottolinea De Berti – ha già precorso i tempi, pensando al Piano Regionale dei Trasporti, elaborato nel 2019 e approvato nel 2020 con durata 2030. È uno strumento dinamico, che si adatta alle sfide future: è un piano che supera la vecchia concezione della staticità e che si pone come un modello integrato di Logistica, Trasporti e Infrastrutture».
Oggi il sistema infrastrutturale del Veneto, con i suoi 10.375 km di autostrade e strade principali, 1.850 km di ferrovie, 450 km di rete navigabile di cui circa 223 km di rete TEN-T (Po-Fissero-Tartaro-Canalbianco Litoranea Veneta), movimenta oltre 71,4 milioni di tonnellate di merce e 20,3 milioni passeggeri all’anno (dati pre-pandemia). Il Veneto si trova al crocevia di nodi primari all’interno delle Reti Ten-T a presidio dei corridoi Baltico-Adriatico, Mediterraneo e Scandinavo-Mediterraneo.
«È fondamentale che le scelte future vengano condivise a livello extra regionale – sottolinea De Berti – la nostra regione nel nord-est è l’unica a non avere valichi alpini internazionali, ma poi le merci transitano anche da noi, pianificare con attenzione è fondamentale per evitare anche queste criticità future. Serve una visione ampia che permetta di capire su quali nodi puntare senza danneggiare quelli presenti».
Lo scorso settembre si è tenuto il primo tavolo tecnico frutto del Protocollo e nel 2024 sono previsti i primi Stati Generali della logistica nel Nord est.
«La logistica deve essere sostenibile per il territorio dove si sviluppa, per questo occorre pensare ad infrastrutture adeguate non solo a livello extraregionale ma anche nazionale», conclude la vicepresidente De Berti.
