N°3 LUGLIO 2020

VIETATO FERMARSI

Come CAV ha garantito operatività e lavoro
L’emergenza Covid tra smart-working e innovazione tecnologica

 

Smart-working, continuità operativa e sicurezza dei lavoratori: scoppiata l’emergenza pandemica, Concessioni Autostradali Venete è stata in grado fin da subito di proseguire senza interruzioni la propria attività. Fondamentali due aspetti: da un lato l’utilizzo di tecnologie e processi di digitalizzazione già adottati in azienda prima dell’avvento del Covid-19, dall’altro l’individuazione di un sistema organizzativo che ha messo al primo piano la sicurezza e la tutela del personale, con l’individuazione, tra le altre cose, della figura del covid-manager, ovvero il referente aziendale per l’attuazione delle misure di prevenzione e punto di contatto tra l’azienda e le strutture del sistema sanitario regionale.

Ma come ha risposto l’azienda all’emergenza e alle misure predisposte dalle autorità per contenere il contagio? Sul fronte dell’occupazione Concessioni Autostradali Venete è riuscita a mantenere gli stessi livelli di personale in servizio precedenti all’emergenza. Tra i lavoratori giornalieri, più di 8 dipendenti su 10 hanno potuto proseguire l’attività da casa: in pratica tutto il personale dipendente, escluso solamente quello a presidio delle infrastrutture (esattori, manutentori e viabilità).

Questo perché, una volta scoppiata la crisi, l’azienda è stata in grado di riconvertirsi in pochi giorni in modalità smartworking, garantendo tutti i posti di lavoro, la normale gestione autostradale e le manutenzioni. In Concessioni Autostradali Venete ha lavorato da remoto l’85% del personale impiegato normalmente in ufficio. Al lavoro “in presenza” è necessariamente rimasto, pur con particolari turni e disposizioni di impiego per garantirne la sicurezza e la salute, il personale di presidio: le squadre di manutenzione, gli operatori del Centro Operativo, gli Ausiliari della viabilità e gli impiegati nei servizi essenziali normalmente garantiti dall’autostrada. Tutto questo è stato possibile perchè già da tempo in azienda si erano gettate le basi per creare una società “smart”, con tecnologie avanzate per l’utenza e i lavoratori. Le attività e le azioni intraprese negli ultimi anni infatti hanno riguardato sia le modalità di gestione delle infrastrutture, finalizzate a una maggior sicurezza per gli utenti e fluidità del traffico, sia l’implementazione delle tecnologie interne, in ottica di razionalizzazione ed efficientamento dei processi operativi. In piena crisi quelle basi si sono rivelate preziose ed essenziali per affrontare il momento di difficoltà determinato dall’emergenza sanitaria in atto.

Solo nel primo mese di lockdown Concessioni Autostradali Venete ha organizzato oltre 150 riunioni da remoto, senza contare quelle non pianificate, per una durata complessiva di oltre 4500 minuti, quota replicata e superata nel secondo mese (aprile). Sulla piattaforma di comunicazione utilizzata sono risultati attivi 230 utenti, in pratica un account per ogni dipendente: un centinaio gli utilizzatori, dato che trova riscontro nel fatto che il personale giornaliero in azienda è proprio di 100 persone circa. Infine la durata media delle sessioni remote: circa 8 ore, a dimostrazione del buon funzionamento degli strumenti forniti ma anche dell’organizzazione stessa del lavoro dei dipendenti.

Anche per quanto riguarda l’impiego di soggetti terzi Concessioni Autostradali Venete ha garantito la collaborazione con le imprese, assicurando non solo la manutenzione ordinaria e straordinaria delle proprie infrastrutture, necessaria per garantire la sicurezza degli utenti, ma anche mantenendo la regolarità dei pagamenti delle prestazioni e dunque garantendo ossigeno alle imprese sul territorio in un momento particolarmente delicato per l’economia.

«Con l’avvento della crisi – spiega la Presidente di Concessioni Autostradali Venete Luisa Serato – l’azienda è riuscita a riconvertire la propria operatività dalla sera alla mattina, grazie a modalità di lavoro a distanza ben collaudate. Nel frattempo sono stati attuati tutti gli accorgimenti necessari per garantire la rapida ripresa dell’attività ordinaria. L’aver avviato attività smart in azienda in tempi non sospetti, ci ha permesso poi di fronteggiare in maniera ottimale la fase emergenziale e riconventirsi nuovamente nella Fase 2 senza scossoni». «Fu Don Milani ad adottare il motto “I CARE”, prendersi cura del prossimo. In una società come la nostra – ha aggiunto l’AD, Ugo Dibennardo – il “CARING” presuppone organizzare ed autoregolare i propri comportamenti ma anche agevolare e consentire l’autoregolamentazione, la responsabilizzazione al fine di poter continuare ad operare, tutti, in maniera funzionale e sistemica. Anche il prevedere quelle che possono essere le future necessità rientra nell’ambito del doveroso prendersi cura degli altri. È così che tutti gli sforzi precedentemente investiti nell’avanguardia tecnologica si sono resi, durante l’emergenza, particolarmente efficaci e produttivi. Il nostro primo obiettivo è la sicurezza stradale, il prenderci cura di noi per poter continuare ad offrire servizi a tutti».

 

CAV…un passo avanti