N°2 FEBBRAIO 2020

EDITORIALE DEL PRESIDENTE LUISA SERATO

Sicurezza e ambiente: la doppia mission di Concessioni Autostradali Venete

Sicurezza e ambiente. Ovvero prendersi cura di due aspetti insieme, avere una doppia attenzione: verso le persone che si muovono e verso i territori attraversati. Due facce della stessa medaglia, ma un solo comun denominatore: quell’idea premurosa di difesa, di salvaguardia, di protezione dell’individuo e dello spazio circostante.

Parliamo di questo nel secondo numero di MoVe, per sottolineare quella che è anche una doppia mission di Concessioni Autostradali Venete: la tutela della sicurezza di chi viaggia e dell’ambiente che lo circonda. Che una concessionaria autostradale oggi metta la faccia in campagne di sensibilizzazione di questo tipo non è una novità: forse però lo è scegliere un target strategico, una fetta di utenza su cui investire tempo e risorse per elevarla ad esempio per il resto della società. Sul prioritario aspetto della sicurezza stradale noi lo abbiamo fatto scegliendo di parlare ai giovani. A loro oggi va dedicato un ruolo da protagonisti. Quello della sicurezza al volante è un aspetto sul quale, abbiamo visto, i messaggi non bastano mai. Nei mesi in cui mettiamo mano a questo numero, leggiamo ancora di tragedie della strada, di giovani vite spezzate, di famiglie straziate dal dolore.

Concessioni Autostradali Venete ha voluto intraprendere una strada: far incontrare gli operatori della sicurezza con i guidatori di domani, i giovani appunto. Una strada che forse può contribuire a creare un dialogo, un momento di incontro e confronto, uno scambio di esperienze alla pari che sia utile a entrambi. Su questa strada abbiamo inaugurato nei mesi scorsi un viaggio, che sarà costellato di giornate di sensibilizzazione alle tematiche della sicurezza stradale, insieme alla preziosa collaborazione della Polizia Stradale. Non abbiamo scelto a caso i nostri interlocutori: siamo andati a prenderci nelle scuole i diciassettenni, gli studenti alle soglie della patente, i giovani che, in ambito autostradale, rappresentano gli utenti di domani, quelli che con il loro comportamento saranno in grado o meno di invertire una rotta oggi drammatica.

Lo abbiamo fatto perché a loro puoi parlare di cultura senza banalità e quella della sicurezza stradale è un’urgenza prima di tutto culturale: oggi va riaffermato il valore etico della sicurezza stradale, che se fatto proprio da ognuno di noi, può orientare comportamenti in grado di privilegiare la tutela dell’incolumità, nostra e degli altri. Non ha senso spendersi in tante attività orientate al bene comune e alla custodia dell’altro, se poi non mettiamo al primo posto la responsabilità personale quando prendiamo in mano strumenti, e l’auto è uno di questi, che possono offendere.
La giornata con le scuole, che ripeteremo, non è una lezione per inculcare regole ai ragazzi, come a scuola guida, ma un modo per incuriosire i giovani su un mondo, quello dell’autostrada e del viaggio, che è affascinante, ma che per essere vissuto con spensieratezza va guardato con occhi attenti e responsabili.
Pensiamo che sia la strada giusta. E ce lo conferma quella studentessa che, a fine giornata, ci ha lasciato questo pensiero, che descrive bene quale sia il binario su cui stabilire il confronto tra loro, il futuro e noi, adulti dello scorso Millennio: «La velocità affascina, ma la vera sfida oggi è la prudenza». Poche parole che dicono molto: i nostri giovani non hanno il rifiuto delle regole a priori, ma le regole devono essere il mezzo, non il fine. Il fine è la vita, quella libertà che loro perseguono e chiedono di respirare a pieni polmoni.

Di fronte a comportamenti sbagliati dei nostri giovani, forse lo è altrettanto relegarli nella stanza dei ribelli. Loro hanno invece una forza, che va colta in tutta la sua potenza: una sete di vita che ci sconcerta, magari a volte imbocca strade sbagliate e vicoli ciechi, ma va raccolta e rimessa in carreggiata. Viaggiamo con loro, non per loro: diamogli pure il volante in mano, ma restiamogli a fianco per ascoltare, suggerire, condividere.