N°2 FEBBRAIO 2020

PATENTE DI GUIDA? NO, DI VITA

EVENTO FORMATIVO CON LE SCUOLE Mobilità e prudenza a 16 anni

La giornata sulla sicurezza stradale

PROMOSSA DA CONCESSIONI AUTOSTRADALI VENETE CON I GUIDATORI DI DOMANI.

Vivere la strada nel segno della sicurezza, soprattutto per chi, come i ragazzi delle scuole superiori, a breve sceglierà di prendere la patente di guida: inedita lezione fuori dall’aula per 60 ragazzi di terza dell’Istituto Bruno-Franchetti di Mestre, che lo scorso 27 novembre sono stati ospiti di Concessioni Autostradali Venete, nella sede della società a Marghera.

Un modo interattivo e coinvolgente per presentare l’autostrada ai suoi prossimi fruitori, illustrando ai ragazzi gli aspetti più delicati della sicurezza e della responsabilità alla guida.
La giornata, introdotta dai saluti dei vertici di Concessioni Autostradali Venete, dei suoi azionisti (ANAS e Regione Veneto) e dei partner dell’iniziativa, come Polizia Stradale, Città Metropolitana di Venezia e i rappresentanti degli operatori del soccorso (Vigili del Fuoco e Suem), ha visto i ragazzi impegnati in lezioni sulla sicurezza stradale, visite al centro operativo della società autostradale, che monitora e coordina tutti gli interventi sulla tratta di competenza, nonché al parco mezzi aziendale e degli enti coinvolti nel progetto.

Affascinante, a fine giornata, la lezione sulle E-Roads, le strade del futuro di Concessioni Autostradali Venete: i ragazzi hanno così potuto assaggiare lo scenario autostradale che li accompagnerà nei loro viaggi, una volta diventati conducenti, tra guida assistita e tecnologie avanzate di dialogo tra veicoli e tra veicoli e infrastruttura.

Alla giornata hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto Elisa De Berti, la dirigente del compartimento Polizia Stradale per il Veneto Cinzia Ricciardi, il vicesindaco di Venezia Luciana Colle, il professor Balduino Simone, docente di Diritto dei trasporti all’Università di Urbino, Massimiliano Collino di Drivevolve Srl, il comandante dei Vigili del fuoco di Venezia Giovanni di Iorio e il dirigente del Suem 118 Nicola Bortoli.

«Abbiamo pensato di proporre questa iniziativa – ha detto la Presidente di Concessioni Autostradali Venete Luisa Serato – per dare un segnale forte in quella che è un’urgenza dei nostri tempi, la sicurezza stradale. Lo abbiamo fatto scegliendo di investire sul futuro, cioè i nostri giovani, gli utenti di domani: va riaffermato il valore etico della sicurezza sulle strade, che se fatto proprio da ognuno di noi, può orientare comportamenti in grado di privilegiare la tutela dell’incolumità, nostra e degli altri». «Ai ragazzi – ha aggiunto la dirigente del compartimento Polizia Stradale per il Veneto, Cinzia Ricciardi – va trasmessa la necessità di pensare sempre a quelle che possono essere le conseguenze dei loro comportamenti sulla strada. Rimane anche in noi operatori della sicurezza stradale, nonostante l’abitudine, lo sconcerto e la rabbia di fronte al ripetersi di incidenti del tutto evitabili, soprattutto quando coinvolgono i nostri giovani».

La giornata è solo la prima di una serie di iniziative che Concessioni Autostradali Venete ha in agenda nei confronti degli utenti e dei giovani, per legare il mondo dell’autostrada ai cittadini, finalizzato a “stringere un patto” tra cittadini e operatori per la sicurezza stradale.

Affascinati dall’auto e dall’autostrada, interessati ai temi della sostenibilità ambientale, incuriositi dalla sfida tecnologica alle porte. Sono i conducenti di domani, i ragazzi alle soglie della maggiore età e della patente di guida, che li porterà a scoprire il mondo della strada e scommettere sulla vita e la sicurezza propria e degli altri. Una sfida di maturità che i ragazzi dell’istituto Bruno-Franchetti di Mestre sembrano voler cogliere appieno. Lo confermano i questionari raccolti a fine giornata, dove molti di loro si lasciano andare a giudizi e considerazioni sulla particolare lezione svolta nella Concessionaria e interessanti rielaborazioni dei concetti affrontati.

«La velocità ci affascina perché viviamo in una società frenetica, che cerca sempre di ottimizzare i tempi. Questo però non porta sempre ai risultati migliori», scrive una di loro. «Ho trovato molto interessante l’esposizione del concetto di sicurezza stradale come valore culturale – aggiunge un’altra – aspetto che normalmente non viene considerato e conferisce un’importanza maggiore alla tematica». E ancora: «La vera sicurezza stradale è la prudenza: la velocità è un modo di vivere, ma chi vuole godersela deve saper anche governarla».

Ma che mezzi, che modo di guidare incontreranno i giovani sulle strade del futuro? Di fronte a scenari come le Smart Road e ai concetti di guida assistita a autonoma i ragazzi mostrano interesse, curiosità e qualche timore: «Lo sviluppo tecnologico ci porta sempre più vicini alla realizzazione di veicoli autoguidati, che ora non sembrano più così lontani come qualche anno fa», scrivono i ragazzi. Che guardano anche all’aspetto ambientale: «I sistemi di trasporto intelligente, oltre ad essere sicuri, ridurrebbero l’impatto ambientale e l’emissione di gas nocivi». «Le strade del futuro? Miglioreranno sicuramente la nostra vita e le nostre abitudini, con una sicurezza maggiore, ma forse non responsabilizzerebbero le persone». «Veicoli senza conducente? Penso ci sia ancora qualcosa da elaborare, prima di farli uscire in strada».

Dubbi legittimi, perché la strada è tutta in divenire. Concessioni Autostradali Venete, insieme a tanti altri attori impegnati in questa sfida, affronterà insieme a loro, ai conducenti di domani, il futuro. L’autostrada sarà il primo terreno su cui sperimentare scenari finora inediti di tecnologia e dialogo tra infrastruttura e veicolo, ben descritti da uno dei giovani ospiti con questa metafora: «Le autostrade rappresentano la spina dorsale della mobilità, che per noi è vita, proprio come un fiume».