N°7 DICEMBRE 2021

LA POLIZIA STRADALE

PER LA SICUREZZA IN AUTOSTRADA

L’importanza della collaborazione tra Forze di Polizia e gestori

Il 21 novembre scorso abbiamo celebrato la “Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada”, una ricorrenza che rappresenta un’occasione importante e straordinaria per ricordare chi ha perso la vita sulle nostre strade, utenti e operatori della sicurezza caduti in servizio nell’adempimento del dovere. E nel ricordo di chi ci ha lasciato il nostro impegno deve proseguire con vigore, al fianco di tutti gli attori a vario titolo coinvolti nella sicurezza stradale, soprattutto quelli che, come la Società Concessioni Autostradali Venete, sono incaricati della gestione e manutenzione dell’infrastruttura stradale e che da sempre manifestano una grande attenzione e disponibilità nella realizzazione di iniziative e investimenti finalizzati ad elevare gli standard di sicurezza lungo la rete in concessione.

È oramai chiaro che non basta reprimere le condotte di guida pericolose, ma occorre sviluppare in ogni occasione possibile, attraverso un’azione costante di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolta gli utenti della strada, giovani e meno giovani, ed alle categorie professionali, la consapevolezza che le condotte di guida pericolose ed irresponsabili rappresentano la causa principale degli incidenti stradali.

È per questo che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, tramite l’Ufficio Relazioni Esterne, ha accolto con slancio la richiesta dei vertici di CAV di offrire la nostra collaborazione per la realizzazione delle tre domeniche di ottobre dedicate alla sicurezza e alla sostenibilità.

Questo Compartimento si è speso per assicurare la personale partecipazione dei Dirigenti delle Sezioni di Venezia, Treviso e Padova, che hanno coinvolto le loro migliori risorse, umane e materiali. Operatori della sicurezza stradale quotidianamente impegnati su strada e in attività di educazione e sensibilizzazione hanno raccontato con passione il proprio impegno per la sicurezza: le attività ordinarie e quelle straordinarie svolte nell’ambito di specifici dispositivi di controllo, gli interventi di educazione alla guida sicura proposti nelle scuole, nei teatri e nelle piazze cittadine, hanno mostrato i propri veicoli, autovetture e moto in dotazione, le apparecchiature speciali ed il “Pullman Azzurro”, l’aula multimediale itinerante che percorre l’Italia per promuovere le attività di sicurezza stradale ed i messaggi di legalità.

Le restrizioni di questi due anni di pandemia hanno favorito il confronto e la ricerca di nuove strategie da attuare sinergicamente. L’obiettivo è comune ed è definito nel Piano di Azione Europeo 2021-2030: dimezzare il numero di incidenti stradali e diminuire il numero di feriti gravi in Europa e nel mondo.

Ed i risultati si stanno già raccogliendo in Veneto: alla ripresa della mobilità dopo le restrizioni imposte dalla pandemia, non corrisponde infatti una proporzionale ripresa del fenomeno infortunistico, soprattutto in autostrada, che si conferma un ambiente più sicuro rispetto alla viabilità extraurbana, ove si registrano il maggior numero di incidenti, di feriti gravi e decessi. L’impegno della Polizia Stradale sulla grande viabilità si esprime da qualche anno anche in un più ampio contesto europeo, oltre che nazionale, mediante l’adesione ad operazioni internazionali congiunte di contrasto alle violazioni e campagne “tematiche” promosse da ROADPOL, una rete di cooperazione tra le Polizie Stradali, nata sotto l’egida dell’Unione Europea, alla quale aderiscono tutti i Paesi Membri, tranne la Grecia e la Slovacchia, oltre alla Svizzera, la Serbia, la Turchia ed, in qualità di osservatore, la Polizia dell’Emirato di Dubai (Emirati Arabi Uniti).

Per citarne alcune, la campagna “Focus on the Road”, attuata dal 16 al 22 settembre 2021 con l’obiettivo di verificare efficacemente, su tutte le arterie europee di grande viabilità, il rispetto del corretto utilizzo di determinati apparecchi durante la guida (telefoni, cellulari, smartphone, cuffie sonore) e favorire lo sviluppo della consapevolezza che nello stesso momento, in ogni paese, tutte le Forze di Polizia Stradale stanno monitorando il corretto utilizzo di cinture ed altri sistemi, amplificandone l’efficacia anche sotto il profilo della prevenzione. E di nuovo, dall’11 al 17 ottobre scorso, il coinvolgimento nell’ultima campagna europea “Truck and Bus”, che ha interessato mezzi pesanti adibiti al trasporto merci e autobus, sia di immatricolazione italiana che straniera, con un’attenzione particolare alla verifica dello stato psicofisico dei conducenti, al rispetto della normativa ADR sul trasporto di merci pericolose e più in generale delle prescrizioni sull’autotrasporto previste dalla normativa nazionale e comunitaria.

Due settimane di controlli che hanno coinvolto tutti i Reparti di Polizia Stradale d’Italia e che in Veneto ha consentito di verificare la condotta di guida di 3343 conducenti e la regolarità del trasporto di 785 veicoli commerciali, nonché di contestare 1657 infrazioni al Codice della Strada per violazione della normativa nazionale e comunitaria in materia di trasporto di merci e passeggeri e delle norme di comportamento dei conducenti. Per 41 di loro, in relazione alla gravità delle violazioni commesse, si è reso necessario interessare l’Autorità Giudiziaria.

E di nuovo, dal 6 al 12 dicembre, l’operazione ROADPOL “ALCOHOL & DRUGS” contro la guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di incrementare i livelli di sicurezza sulle strade e concorrere nella riduzione delle vittime da incidente stradale, decessi e feriti gravi che si registrano ancora troppo numerosi. E a livello territoriale, ogni giorno, proseguono le iniziative sinergiche con i vertici di CAV: l’analisi dei dati riferiti all’incidentalità sulla rete in gestione alla Concessionaria, affidata alla vigilanza delle pattuglie della Polizia Stradale di Venezia, suggerisce ciclicamente riflessioni condivise su nuove strategie da attuare per favorire la sicurezza della circolazione e migliorare la comunicazione in favore dell’utenza.

E le occasioni di confronto sono molteplici, soprattutto in vista di eventi che possono produrre ripercussioni anche sulla sicurezza della circolazione stradale: G20, il “Giro d’Italia”, apertura di cantieri, piano neve, esodo e controesodo estivo, transiti di tifoserie, ecc. e da sempre il dialogo costante e la messa a fattor comune delle rispettive specifiche competenze, sia dal punto di vista tecnico che operativo, consente il mantenimento di un elevato standard di sicurezza lungo tutta la rete in gestione. L’attività di coordinamento di tutti i grandi eventi, da maggio di quest’anno, può essere attuata in tempo reale e con la partecipazione di tutti gli Enti proprietari e concessionari interessati, della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia coinvolte nella sicurezza stradale, al tavolo della “Sala Convegni Vespucci”, realizzato da CAV della sede di Marghera (Venezia).

Tanti i progetti già realizzati e in fase di pianificazione, anche nel settore della formazione professionale, rivolta congiuntamente a personale dipendente di CAV, operatori di Polizia Stradale e alle altre Forze di Polizia impegnate nella gestione delle emergenze, nonché quelli di educazione alla sicurezza stradale destinati agli studenti delle scuole della provincia di Venezia. Chiudo rivolgendo un ringraziamento speciale ai vertici di CAV che da ultimo, richiedendo la nostra partecipazione alle tre giornate di “CAV in Piazza”, hanno valorizzato l’importanza del contributo alla sicurezza offerto dalla Polizia Stradale, sottolineando la nostra vicinanza e l’impegno congiunto.

I migliori risultati si raggiungono lavorando insieme e viaggiando nella stessa direzione e questa è senz’altro la strada che vogliamo continuare a percorrere!